Procrastinare è una parola che arriva dal latino ed è composta da pro a favore crastinus di domani.
Prova a pensare a cosa tendi a rimandare a domani.
Ti aiuto: in questo momento non ti va di riordinare casa, scrivere quel report, iniziare la dieta, smettere di fumare, iscriverti al work out online, iniziare a studiare per un esame; si procrastina il riordino degli scatoloni del trasloco, una task di lavoro, la chiamata di cortesia a qualcuno, andare dal medico/alla posta/al supermercato.
Tutto può aspettare.
Certo, ma quanta energia ci metti a rimandare?
La casellina della mente con quell’attività da iniziare/portare avanti /terminare rimane sempre accesa, sei sempre allerta e tu ti distrai – ormai – nei modi più disparati possibili.
Sei diventato un Pro della procrastinazione.
Eppure prima o poi dovrai fare quella cosa.
“Beh, la farò poi”. No, dai, risolviamo la questione! Oggi, non domani.
Ci sono molte ragioni per cui le persone procrastinano:
• a volte è perché il compito è spiacevole e preferiscono fare qualcos'altro,
• altre volte, non sanno davvero come svolgere un compito e quindi lo evitano,
• i perfezionisti spesso procrastinano perché non sono sicuri di avere il tempo o la capacità per svolgere alla perfezione, appunto, un compito.
Ora è arrivato il momento di darti una notizia: i procrastinatori non esistono.
Tu non sei un procrastinatore, sei una persona che ha l’abitudine di procrastinare, è molto diverso.
La tua abitudine è reagire allo stress dei “doveri” rimandando le attività. La buona notizia è che le abitudini si possono cambiare.
Ecco come funziona:
- il tuo innesco è lo stress,
- l’abitudine con la quale reagisci al tuo innesco è evitare di fare
- il premio rispetto alla tua abitudine a procrastinare è il tuo livello di stress che si abbassa.
Ma puoi interrompere questo circolo.
Nel momento in cui ti rendi conto che lo stress ti innesca il meccanismo della procrastinazione, una tecnica dice che devi contare a ritroso da 5 a 1 per interrompere la tua risposta automatica – e quindi la tua abitudine - e poi mettiti a lavorare per 5 minuti.
Subito, senza pensarci.
Perché il tuo problema non è il fare, è solo che sei abituato a evitare, rimandare, procrastinare.
E’ provato che dopo 5 minuti di lavoro, l’80% delle persone va avanti a lavorare.
Con tanti saluti alla procrastinazione.
Esistono anche altre tecniche per smettere di procrastinare? Certo!
· Qualsiasi cosa tu debba fare, falla per prima, poi ricompensati con qualcosa da fare di più piacevole. Gli americani dicono "mangia la rana" per prima. In più, può essere molto utile fare cose spiacevoli come prima cosa al mattino, quando sei un po’ più energico e motivato che poi è anche il momento della giornata in cui non riesci a trovare subito una buona scusa.
· Fallo più spesso, non di meno. Se ti trovi alle prese con un’attività che ritieni di dover svolgere una o due volte a settimana, prova invece a farla ogni giorno. In questo modo, sarà più difficile rimandare e ti sentirai peggio se salterai un giorno.
· Scrivi quello che devi fare. Sembra strano, ma è molto più difficile ignorare un'attività una volta che l'hai scritta nella tua lista di cose da fare, soprattutto se è una lista di cose da fare oggi. Una versione più estrema di questo è condividere con qualcuno cosa hai intenzione di fare. Poi, però, devi anche accettare di farti controllare da quel qualcuno!
· Organizzati per fare quell’attività che continui a rimandare con qualcun altro. Se fai fatica a motivarti ad andare a correre, per esempio, fallo con un amico. Otterrai due vantaggi: farai quella cosa perché non vuoi deluderlo e ti divertirai a condividere quell’attività.
· Chiediti: "Sarebbe davvero meglio se lo rimandassi?". Questo è un ottimo modo per convincerti a svolgere compiti piccoli ma spiacevoli come riordinare, pulire gli scarichi o persino avere una conversazione difficile con qualcuno. Se rimandando intuisci benissimo che l’attività non migliorerà, allora falla subito!
· Pensa a quanto ti sentirai bene quando avrai finito. Di nuovo, questo ha diversi vantaggi: la gioia di spuntare un'attività dalla lista, la gratificazione di averla completata e la grande sensazione di aver fatto qualcosa di utile che prima temevi. La chiave è concentrarsi sull'obiettivo finale, non sul compito necessario per realizzarlo. Ciò significa, per esempio, pensare a quanto ti senti bene dopo essere andato a correre.
· Suddividi il compito in parti più piccole e pianifica un tempo adeguato per il loro svolgimento Scrivi sulla tua agenda, così ti impegnerai a farlo. Tutto ciò farà sembrare il compito un po’ più piccolo e più gestibile.
TIP: Se ci vogliono meno di 2 minuti, fallo ora. Smettila di litigare con te stesso e fallo e basta.
· Pensa al tormento di non farlo: proprio come siamo motivati dalla ricompensa, siamo anche motivati dalla paura della perdita. Il pensiero di “perdere” non facendo qualcosa può essere molto più motivante della ricompensa di fare qualcosa. Ad esempio, se non vai a parlare con il tuo capo del tuo aumento di stipendio, non riceverai un euro in più quest'anno.
[Il video che stai per guardare fa parte della mia trasmissione "10 minuti per te", per rivedere tutte le puntate che ti sei perso vai sui miei social - Facebook e Instagram - oppure scrivimi per richiedere un argomento in particolare]
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