Tante volte mi è stato chiesto "cosa fa un Coach?", oggi ho deciso di darti una risposta molto articolata perché dire "Una Coach si occupa di crescita personale e di farti diventare la tua migliore versione di te", è sufficiente solo nella bio del mio Instagram (dove i caratteri sono davvero pochi).
Una Coach lavora con le persone che intendono mettere in ordine la propria vita.
A partire dalle domande che necessitano di una risposta. Per il coachee (il cliente) le domande non sono altro che opportunità lunga un’ora, una sfida per trovare le risposte da sé. La domanda è il terreno fertile dell’esplorazione: in questo modo si scoprono nuove risposte, nuovi modi di essere e agire a partire da valori, preferenze e prospettive tutte personali.
La Coach è un supporto all'interno del processo creativo che consente di esplorare opportunità, sperimentare tecniche e strategie di azione e scoprire se stessi.
Per riassumere, la Coach fa emergere il potenziale delle persone, che hanno già tutti gli strumenti e le capacità di farcela.
Ma non hanno la consapevolezza.
E allora io le aiuto a individuare delle strategie per raggiungere i loro obiettivi, gestire stress, relazioni e conflitti (a casa come al lavoro). Con me le persone smettono di auto sabotarsi, imparano a gestire efficacemente il proprio tempo, a dire no quando serve, trovano motivazione e autostima.
Sono magica?! No o meglio non solo io ma ognuno di noi lo è.
Non te lo dimenticare.
Un buon Coach è una persona positiva, entusiasta, solidale, fiduciosa, concentrata, orientata agli obiettivi, informata, attenta, rispettosa, paziente ed è un chiaro comunicatore.
COME SCEGLIERE UN BUON COACH: LE CARATTERISTICHE
Per essere una Coach efficace devo aggiornarmi continuamente e mettermi alla prova su abilità, tattiche e strategie avanzate. Non è necessario che io abbia esperienza diretta rispetto al tema del percorso scelto dal coachee: per esempio, non devo avere un divorzio alle spalle per poter avviare un percorso di gestione e risoluzione di conflitti tra il mio coachee e il suo partner.
Devo pianificare l'intervento e allo stesso tempo assecondare il flusso del coachee, devo conoscere le regole della sessione di coaching perfetta e adattarmi velocemente alla volontà del cliente.
Assorbire come una spugna
Il Coach non farà propri gli stati d'animo del coachee (il che porterebbe fuori strada) ma ogni giorno dovrà ritagliarsi del tempo per ricerca, formazione e tutto ciò che supporta il processo di coaching. Si informerà e studierà non solo coaching one-to-one ma anche team coaching e tecniche specifiche di business coaching.
Il buon Coach guarda video, legge e studia libri, fa corsi, webinar e lezioni su argomenti anche complementari alle proprie aree di specializzazione.
Fare da specchio
La maggior parte delle persone non ha mai avuto un Coach e questo implica l'aver passato molto tempo a rimuginare, mettere insieme pezzi - spesso forzando mano ed eventi - e leggere trattati di psicologia e libri di auto-aiuto.
Non c'è nulla di male ma avere un Caoch è un'altra cosa.
Il Coach aiuta a metterti davanti allo specchio. Il Coach è lo specchio. E scegliere di affidarsi a un professionista è il miglior investimento che tu possa fare.
E non lo dico perché sono una Coach ma perché è stato il miglior investimento per me per prima il miglior investimento per la mia crescita personale!
Motivare
Il Coach efficace è un motivatore con un atteggiamento positivo ed entusiasmo genuino per le persone e il loro sentire.
La capacità di motivare e ispirare fa parte della formula del Coach perfetto per far sì che i coachee credano in se stessi e ottengano risultati. Se saprà motivare, genererà consapevolezza e desiderio di crescita. La motivazione che un buon Coach sa dare può significare anche rendere un percorso divertente e stimolante. Scoprirsi non è sempre doloroso!
Il Coach motiverà ogni step in modo che il coachee si renda conto della bellezza del viaggio, della qualità delle sue "prestazioni" e accolga i risultati qualunque essi siano, anche se non se li era immaginati nei termini in cui, poi, si sono manifestati.
Il Coach supporterà il coachee nel comprendere che dovrà concentrarsi su se stesso dal momento che non potrà controllare i comportamenti degli altri, nè il risultato di ogni partita che giocherà fuori dalla sessione.
Essere attento al proprio coachee (cliente)
Prestare attenzione a emozioni, punti di forza e di debolezza del coachee sono responsabilità fondamentali di un buon Coach. Ogni individuo è diverso e ha modi diversi di partecipare a una sessione di coaching, per questo il ruolo del buon Coach sarà quello di comunicare in maniera efficace trasmettendo credibilità, competenza, rispetto.
L'ascolto attivo e la comunicazione chiara da parte del Coach saranno fondamentali per stabilire obiettivi definiti, dare un feedback diretto e rafforzare i messaggi chiave. Il buon Coach incoraggia a presentare idee e pensieri, li valorizza e genera consapevolezza nel coachee con il fine ultimo di festeggiare ogni vittoria, anche fosse piccola!
Dare il buon esempio
Per la buona riuscita di un percorso di coaching, sia il Coach sia il coachee devono attenersi a una serie di piccole regole che fondano la fiducia tra i due soggetti.
Si tratta di una sorta di codice di condotta che supporta l'alleanza tra Coach e coachee e va nella direzione di integrità individuale, valore e crescita personale.
Un Coach che vuole rispetto dovrebbe dimostrare rispetto e un chiaro impegno.
Il Coach sarà una persona risolta da molti punti di vista, perché egli per primo avrà intrapreso dei percorsi di crescita personale che lo avranno portato a osservare, acquisire e generare consapevolezza. Solo in questo modo il buon Coach darà il buon esempio (scusa il gioco di parole!).
In conclusione, quello del Coach è un lavoro h 24.
Tu hai tutte le potenzialità per farcela, le hai già, ma magari non le vedi. Il tuo Coach sì e partirete da lì. Affidati e incamminati verso la tua condizione migliore. Puoi farcela, non fallirai.
Se hai dubbi o domande scrivimi, sarà un piacere risponderti e toglierti qualche peso.
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