Sii grato per ciò che hai, invece di desiderare qualcosa che non hai.
Tendiamo a volere le cose che non abbiamo e quando la realtà non è all'altezza delle nostre aspettative, non possiamo fare a meno di sentire che la nostra vita non è così bella come potrebbe essere.
Desiderare che qualcosa sia perfetto ti renderà infelice perché spererai sempre che le cose siano diverse da come sono.
Che si tratti della tua relazione, della tua carriera o di qualsiasi altra cosa, non sarai mai felice se desideri cambiare gli eventi al di fuori del tuo controllo.
Quindi lascia che questo pensiero ti venga in mente la prossima volta che ti ritrovi a desiderare qualcosa che non hai. Perché quando ti prendi un momento per essere grato per ciò che hai e accetti le cose che non puoi cambiare, è lì che potrai concentrare la tua energia su ciò che, invece, è in tuo potere cambiare.
Che cos'è la gratitudine: inquadrare meglio il concetto
"Chi vive nella gratitudine ha un senso di contentezza, intesa come contenimento, gioia, voglia di sentirsi bene con se stessi/e. I grazie che partono dritti dal cuore hanno effetti davvero positivi su tutto l’organismo. I processi cognitivi migliorano e diminuisce lo stress, si gestisce meglio il nervosismo e l’ansia. La gratitudine ricaccia via anche emozioni tossiche come l’invidia e il risentimento e ci permette di vivere meglio le nostre relazioni sociali e affrontare qualsiasi accadimento [...]
In più, se si mantiene gratitudine verso quel che si possiede non si rischia di sviluppare materialismo eccessivo e si vive meglio. Oltre al nostro rapporto con le cose che possediamo, la gratitudine ci mette in ottima relazione anche con i ricordi, il modo in cui ripercorriamo mentalmente la nostra storia.
La gratitudine in altre parole ci fa sentire bene, ci garantisce rilassamento, aumenta la nostra autostima, rende migliore la relazione che abbiamo con noi stessi/e e di conseguenza con gli altri" [...]
Come praticare la gratitudine
Per cominciare a praticare la gratitudine il primo passo è fare caso alla nostra vita.
Parlo sul serio.
Fare caso vuol dire essere presenti, individuare osservando e poi essere consapevoli.
La scrittura ci aiuta ad essere grati perché ci inchioda a quello che di bello abbiamo nella nostra vita, ci invita a osservarlo da vicino e lo fissa nel nostro oggi.
Un esercizio che per me funziona perfettamente e che ormai è diventato un'abitudine è quello delle 3 cose: prima di addormentarti, pensa e scrivi 3 cose per cui sei grat*; possono essere anche cose piccole o grandi emozioni ed episodi significativi.
Davvero qualsiasi cosa, purché tu sia grat*
Al risveglio rileggi quello che hai scritto e vedrai come inizierai la giornata con un altro stato d'animo!
La gratitudine ha due grandi nemici da combattere
E' molto difficile praticare la gratitudine se ci si lamenta sempre e non si è mai intimamente allineati con i propri valori. Se pensiamo sempre di non avere abbastanza non riusciremo ad essere grati. In più, anche se qualcosa non è andato per il verso giusto, non sarebbe costruttivo piangersi addosso, dovremmo piuttosto ringraziare per l’esperienza vissuta, perché tutto può avere un senso.
Ansia di controllo? Ecco un'altra nemica della gratitudine.
Se controlli, ti crei ansia e aspettative. Quello che dovresti fare sarebbe solamente osservare come vivi qualcosa, senza la pretesa di controllarlo ma solo di conoscerlo e accettarlo.
Perché la gratitudine ti conviene
Essere grati vuol dire anche abbracciare completamente il presente: molte volte, presi dalla frenesia quotidiana, dimentichiamo di soffermarci sul presente e non lo viviamo a pieno.
In ultima analisi, la gratitudine favorisce il perdono perché fa in modo di inquadrare le situazioni in maniera costruttiva e positiva andando a scovare la parte migliore (anche di noi stessi).
E tu cosa ne pensi? Quando è stata l'ultima volta in cui sei stat* grat *?
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